O Caminho do Meio

Cosa s'intende con questa definizione?

Via Francigena, Toscana - SZ

Tale definizione fu data da Mestre Squisito (Reginaldo Da Silva Costa, 11/03/1953 Monte Claros - MG) per definire la scelta del Centro de Capoeira São Salomão, all'atto della sua fondazione (il 28 giugno 1997, Recife BR), di tracciare la propria traiettoria capoeristica su di un doppio binario: quello della capoeira Angola e quello della capoeira Regional di Mestre Bimba. Una scelta per nulla scontata e popolare all'epoca, un atto coraggioso e rivoluzionario, non scevro di difficoltà, ma portato avanti con grande passione e convinzione da oltre 20 anni. 
Il cammino di mezzo non è una scelta semplicemente tecnico-didattica; esso è una filosofia di vita per cui chi l'abbraccia decide di non chiudere ottusamente i propri orizzonti ma di lasciarli liberi di spaziare, di vedere e di apprendere il più possibile di quanto ci circonda. Non è un "non scegliere", ma un "scegliere tutto", poiché la maggior ricchezza sta nella varietà. Ciò in capoeira si traduce con un atteggiamento pratico e mentale per cui non esiste solo una capoeira, assunta a più vera, ma esiste la Capoeira nelle sue più autentiche declinazioni: la capoeira Angola e la capoeira Regional. 
Trovo interessante il discorso che faceva Mestre Canjiquinha - da tutti considerato uno dei maggiori rappresentanti della capoeira Angola - in un'intervista del 1982 (Documentário "Capoeira em Cena" ):
"Não existe capoeira regional nem angola. Existe capoeira. Apelidaram capoeira de Angola porque foi praticada, aqui no Brasil, por volta de 1855 pelos escravos na sua maioria angolanos.
Então, eles ficavam na senzala treinando. Eles viram que dava para se defenderem com ela. Então, botaram o nome de capoeira Angola. Mas, capoeira é brasileira. O único esporte brasileiro é capoeira. Eu sou capoerista. Eu não sou nem Angoleiro nem Regional. Porque não canto música em angola, que não sou de candomblé. Eu canto capoeira e jogo capoeira.
Agora, capoeira é de acordo com o toque. Se você está numa festa: se tocar bolero você dança bolero; se tocar samba você dança samba; a capoeira é conforme: tocando maneiro você dança amarrado; tocando apressado você apressa."


"Non esiste capoeira regional, né capoeira angola. Esiste capoeira. Hanno soprannominato la capoeira di Angola, poiché, qui in Brasile, fu praticata intorno al 1855 da schiavi in maggiornaza provenienti dall'Angola (in Africa). Dunque, essi si trovavano delle senzals allenandosi. Videro che era una pratica buona per difendersi. Così, le diedero il nome di capoeira Angola. Ma la capoeira è brasiliana. L'unico sport brasiliano è la capoeira. Io sono un capoerista. Io non sono angoleiro né regional, perché non canto musiche in angolano che non sono di candomblé. Io canto capoeira e gioco capoeira. Allora, capoeira è in accordo con il ritmo. Se ti trovi in una festa: se suonano bolero, danzi bolero; se suonano samba, danzi samba; la capoeira è conforme: se la musica è lenta* il gioco è lento**, se la musica è più veloce, ti velocizzi."



Un discorso estremo? Lascio al lettore l'ardua sentenza; la cosa che personalmente trovo più interessante è il discorso sul ritmo: è lui l'unico vero Mestre della roda e a lui noi capoeristi dobbiamo obbedire. A prescindere dalla scuola, dalle idee personali o qualsiasi altro orientamento. Concludendo, l'assunto qui proposto non ha l'intento di sminuire coloro che hanno scelto una strada piuttosto che l'altra, né di autoproclamare il CCSS migliore di altre scuole di capoeira: ciascun gruppo ha la sua storia e la sua identità, egualmente dignitose e rispettabili;  nella capoeira, così nella vita, ognuno sceglie il suo cammino: questo è il nostro. :) 

*maneiro: qui tradotto con "lento", ma traducibile anche con lieve, leggero, soave. 
**amarrado: letteralmente "legato"; in questo contesto fa riferimento ad un jogo più lento, incastrato col compagno. 

Silvia Z | Sakura






Commenti

Post più popolari