"Mamma, che ansia!"
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Da "La settimana enigmistica" |
Quante volte abbiamo sentito pronunciare questa frase? O quante volte siamo stati noi stessi a dirla? Direi, a mia modesta stima, tutti... almeno una volta!
Ebbene sì, caro lettore, l'ansia fa parte della nostra vita: ci accompagna in quantità più o meno abbondanti e più o meno costanti lungo il nostro percorso. C'è l'ansia da prestazione, l'ansia sociale, l'ansia che manda in tilt il cervello di fronte ad una minima pressione... Ce n'è per tutti i gusti!
Ma perché parlare di ansia in un blog che parla di capoeira? Ora ve lo spiego.
Alcune settimane fa tentavo di convincere un'amica affinché venisse a fare una lezione di prova e nel descrivere ciò che si fa durante un allenamento, ho parlato della frenesia del jogo, dell'improvvisazione, dei colpi che arrivano che alle volte non sai da dove! Insomma, ciò che tutti noi praticanti conosciamo! La risposta di lei - persona che con l'ansia, quella pesante, ci convive da un po' -: "Mamma mia, che ansia! Improvvisare? E se poi mi faccio male? Io sotto pressione mi blocco.".
Ed è allora che ho trovato la risposta alla sua (e vostra) domanda: praticare capoeira aiuta a gestire meglio l'ansia perché va a ripescare dentro di noi quella parte istintuale, adrenalinica, che ci fa reagire agli accadimenti senza troppo pensare. Quella parte ancestrale dell'essere umano che gli ha consentito di sopravvivere durante il lungo cammino dell'evoluzione. L'allenamento, il jogo, la roda, lavorano proprio (ed anche) su questo: le mosse del compagno non sono decise in anticipo, così come le nostre; ogni jogo è sempre nuovo, ogni sequenza non è mai uguale all'altra. Impariamo che un martello può far male, ma in fin dei conti è solo un ematoma, non un disastro nucleare cui non abbiamo scampo. Impariamo a leggere il linguaggio dei corpi, perdendo a poco a poco il timore del "adesso che succederà?", così l'inaspettato diventa deducibile e in una frazione di secondo ci prepariamo a schivare.
Certo tutto questo non accade dall'oggi al domani, come in tutte le arti, anche questa richiede il suo tempo. Credo profondamente nella capacità del corpo di influenzare la mente e attraverso una diversa postura fisica già cambia la nostra prospettiva.
Quindi, cari ansiosi, fossi in voi... Un giretto da queste parti lo farei!
Silvia Z | Sakura
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